Cyber Resilience nelle PMI: oltre la protezione, il passo verso la continuità
Le minacce informatiche si evolvono: per le PMI non basta più “essere protetti”, serve una resilienza operativa che permetta di reagire, recuperare e ripartire subito. Approfondiamo cosa significa e come una realtà come DACOS Sistemi può affiancare il cambiamento.
La gestione della sicurezza informatica nelle aziende non è più solo questione di firewall, antivirus e backup: oggi si parla di resilienza operativa. Secondo recenti analisi, le aziende italiane stanno migrando verso strategie in cui la protezione è condizione minima, mentre l’obiettivo vero è la capacità di resistere, reagire e riprendersi rapidamente da un incidente.
Cosa cambia rispetto al passato
- Modello tradizionale: prevenzione → rilevazione → risposta lenta.
- Nuovo paradigma: progettare con il presupposto che l’incidente *succederà*, distribuire il rischio, ridurre tempi di inattività, recuperare servizi in modo rapido.
- Approccio Zero Trust: non assumere fiducia, anche dentro la rete aziendale.
- Cloud ibrido + edge computing: elaborazione più vicina all’origine dei dati, latenza ridotta, maggiore controllo, in una logica che affianca il “classico” cloud pubblico.
Perché conviene alle PMI
- Riduzione dei tempi di fermo: meno impatto sugli utenti/servizi in caso di attacco o guasto.
- Protezione degli asset critici: dati, servizi, infrastrutture — non basta più “essere online”, serve “essere affidabili”.
- Costi ottimizzati e prevedibili: la resilienza ben progettata evita perdite legate a disservizi, reputazione o sanzioni.
- Vantaggio competitivo: le aziende che comunicano “sempre attive, sempre sicure” ottengono fiducia maggiore da clienti e fornitori.
Come strutturare il percorso
1. Assessment di resilienza: valutare non solo vulnerabilità ma anche tempi di ripristino, dipendenze e scenari “what-if”.
2. Piano integrato di sicurezza e continuità: definire sistemi di prevenzione, ma anche procedure di risposta, backup testati, ambienti standby.
3. Implementare modelli Zero Trust + cloud ibrido/edge: segmentare la rete, autenticazioni rigorose, risorse vicine all’origine dati.
4. Simulazioni e test periodici: non bastano strumenti installati — serve provarli, misurarli, correggere lacune.
5. Reportistica e revisione continua: KPI legati a resilienza, come tempi medi di ripristino e impatto operativo.
Il ruolo di DACOS
DACOS può:
- guidare l’assessment iniziale con focus su continuità operativa e rischio reale;
- progettare soluzioni per PMI basate su sicurezza, backup/disaster recovery, gestione cloud/edge e monitoraggio proattivo;
- accompagnare l’adozione del modello Zero Trust e della governance dei dati;
- offrire report e dashboard per garantire che l’IT sia davvero un abilitatore del business, non un vincolo.