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Disaster Recovery nel 2025: oltre il backup, verso la continuità operativa

Disaster Recovery nel 2025: oltre il backup, verso la continuità operativa

Il backup da solo non basta: servono piani di Disaster Recovery per garantire la continuità aziendale anche in caso di eventi critici.

Molte aziende credono che un backup sia sufficiente per proteggere i dati. In realtà, senza un piano strutturato di Disaster Recovery (DR), il rischio è quello di tempi di fermo prolungati e perdite significative di produttività.

Perché serve il DR
- Incidenti informatici (ransomware, data breach)
- Guasti hardware o interruzioni elettriche
- Eventi naturali (allagamenti, incendi, terremoti)
- Errori umani o configurazioni errate

Componenti fondamentali
- RTO e RPO definiti: obiettivi chiari di ripristino tempi e dati
- Repliche in cloud o siti remoti: per ridurre l’impatto dei disastri locali
- Automazione del failover: continuità garantita senza interventi manuali complessi
- Test periodici: un piano non testato è un piano incompleto

Il valore per le aziende
Un sistema di Disaster Recovery ben progettato non è solo protezione: è resilienza operativa, capacità di continuare a lavorare senza interruzioni, salvaguardando reputazione, clienti e fatturato.

Aggiornamento a Windows 11: un passo importante per la sicurezza

Aggiornamento a Windows 11: un passo importante per la sicurezza

Con la fine del supporto a Windows 10, il passaggio a Windows 11 diventa essenziale per garantire stabilità, sicurezza e conformità.

Con la fine del supporto esteso a Windows 10, le aziende devono pianificare al più presto il passaggio a Windows 11.
Rimanere su versioni non supportate espone a vulnerabilità critiche, perdita di compatibilità con i software e rischi di non conformità normativa.

Windows 11 introduce miglioramenti in:
- Sicurezza nativa (TPM 2.0, protezione hardware-based, isolamento applicazioni).
- Gestione IT semplificata, con strumenti più moderni.
- Prestazioni e stabilità per ambienti di lavoro ibridi e cloud.

Raccomandiamo di avviare un assessment del parco macchine per verificare i requisiti hardware e programmare un piano di migrazione senza interruzioni.
Il nostro team è disponibile per affiancare i clienti DACOS nella fase di analisi, test e aggiornamento progressivo.

Attacchi alla supply chain: il tallone d’Achille ICT

Attacchi alla supply chain: il tallone d’Achille ICT

Compromettere un fornitore significa entrare da front-door in molte aziende: serve controllo su terze parti.

Gli attacchi alla supply chain sfruttano fiducia e dipendenze: un componente compromesso può impattare molte aziende.
Contromisure:
- Due diligence e audit sui fornitori
- Contratti con clausole di sicurezza
- Monitoraggio continuo delle integrazioni

Con DACOS possiamo aiutarti con policy vendor, verifica, e controlli di terza parte.

Cyber resilience: continuità operativa anche sotto attacco

Cyber resilience: continuità operativa anche sotto attacco

Non basta prevenire: le aziende devono prepararsi a resistere e ripartire dopo un evento dannoso.

La cyber resilience è la capacità di un’organizzazione di:
1. prevenire attacchi
2. resistere quando attaccata
3. recuperare operatività velocemente

Includere nel piano:
- Backup immutabili e copie off-site
- Runbook DR e prove periodiche
- Monitoraggio continuo e alerting basato su SLA

Il nostro team può supportare la definizione del piano e l’esecuzione di test regolari.

GDPR aggiornato e privacy digitale: cosa cambia per le aziende
09.09.2025 · privacy compliance dati

GDPR aggiornato e privacy digitale: cosa cambia per le aziende

Le normative europee evolvono: nuove linee guida sul trattamento dati, profilazione e sicurezza.

Novità previste:
- Maggiori limiti sulla profilazione automatica
- Trasparenza nei flussi AI
- Obbligo di documentazione tecnica delle decisioni automatizzate

Misure da adottare:
- Verifica cookie e consenso
- Data protection by design
- Audit interno su trattamento e credenziali

DACOS può affiancarti con revisione privacy, DPIA e audit tecnologico.

Intelligenza artificiale per l’IT: automazione e assistenza evoluta
02.09.2025 · software ai automazione it

Intelligenza artificiale per l’IT: automazione e assistenza evoluta

Come l’IA può migliorare supporto tecnico, monitoraggio e automazione dei processi IT aziendali.

L’adozione di sistemi AI / ML in ambito IT consente:
- Automazione delle risposte ai ticket con chatbot intelligenti
- Analisi predittiva per individuare anomalie prima che diventino incidenti
- Ottimizzazione delle risorse (scalabilità, bilanciamento, manutenzione proattiva)

Un uso ben pianificato dell’IA non sostituisce l’esperienza umana, ma la potenzia: possiamo affiancarti nella fase pilota con metriche oggettive.

NIS2 e normativa europea: cosa devono fare le aziende

NIS2 e normativa europea: cosa devono fare le aziende

La direttiva NIS2 impone obblighi stringenti sul rischio ICT: adeguarsi è urgente e imprescindibile.

La direttiva NIS2 porta obblighi per:
- Valutazione dei rischi informatici
- Hardening sistemi, patching e gestione vulnerabilità
- Revisione contratti con fornitori ICT
- Reporting obbligatorio degli incidenti

Il rispetto di NIS2 non è solo obbligo legale: è leva competitiva e rassicurazione per stakeholder e clienti.

Adottare Zero Trust: la nuova frontiera della sicurezza aziendale

Adottare Zero Trust: la nuova frontiera della sicurezza aziendale

Il modello Zero Trust impone “non fidarsi mai” e verificare sempre: una strategia che riduce i rischi interni ed esterni.

Oggi Zero Trust Architecture (ZTA) è considerata una delle strategie più efficaci per limitare i movimenti laterali in rete e minimizzare l’impatto di un eventuale attacco interno.
Con ZTA, nessuna entità (utente, dispositivo o servizio) è considerata affidabile per default.

Punti chiave:
- Least privilege: ogni accesso autorizzato al minimo necessario
- Microsegmentazione: suddividere la rete per ridurre l’area di attacco
- Verifica continua: autenticazione e controllo dinamico
- Integrazione con MFA e identity services

Consigliamo un assessment su segmentazione e gestione identità prima di avviare una roadmap Zero Trust.

IoT aziendale: opportunità e rischi nei dispositivi periferici
03.08.2025 · iot sicurezza infrastruttura

IoT aziendale: opportunità e rischi nei dispositivi periferici

Dispositivi IoT ampliano il perimetro d’attacco: è essenziale integrarli nel piano di sicurezza IT.

Molte aziende usano IoT (sensori, impianti, automazioni) ma spesso non sono protetti adeguatamente.
Rischi tipici:
- Firmware non aggiornato
- Autenticazione debole
- Accesso diretto alla rete interna

Best practice:
1. Segmentazione di rete per isolare i dispositivi
2. Aggiornamenti automatici e audit firmware
3. Monitoraggio e alerting su attività anomale

Possiamo aiutarti con inventario, hardening e policy IoT personalizzate.